È un’arte, in Giappone, quella di ricomporre un vaso di ceramica che sia caduto, frantumandosi. Il metallo usato per ricongiungerne le parti impreziosisce quel vaso, reso unico proprio dall’imperfezione delle sue cicatrici. Non è forse quello che accade alle protagoniste che compongono il mosaico di Donne che si amano? Donne che si sono guardate allo specchio senza più riconoscersi, che si sono svegliate senza il desiderio di uscire di casa, che hanno dimenticato i propri più intimi desideri, sacrificandoli a qualcuno che ne ha fatto carta straccia. Donne in attesa di un telefono che non squilla, di una decisione sempre rimandata, donne ingannate e spesso complici di quell’inganno. Donne che hanno rinunciato ad amarsi. Almeno fino a un certo punto. Quando, dopo aver toccato il fondo, hanno detto basta e si sono chinate a raccogliere i pezzi di quel che erano, cercando di ricomporsi. Sono piene di cicatrici, a volte di ferite aperte, ma sono donne diverse, nuove. Fragili ma desiderose di resistere, e per questo belle. Più belle di prima, perché consapevoli. Sono loro, mentre rinascono, piene di luce, le protagoniste di Donne che si amano. Con la sensibilità e la delicatezza che lo contraddistinguono nel tratteggiare il mondo femminile, Roberto Emanuelli torna a parlare di donne. Donne che vivono intensamente e per questo, quando cadono, rischiano di rompersi. Ma che sono capaci di trovare dentro di sé la forza di rialzarsi, di rinascere, di tornare ad amarsi. Sono ripartita da me stessa per non tradirmi mai più.
“Ora amati” di Roberto Emanuelli, Feltrinelli
Fino a che punto possiamo andare contro noi stessi per amore? Fino a che punto si può concedere fiducia a chi ci inganna? Fin dove possiamo spingerci nel perdonare chi mostra indifferenza mentre andiamo in mille pezzi? Clara vive a Roma, dove gestisce una libreria. Ama il suo lavoro e crede che i libri non regalino solo sapere, ma a volte possano curare, persino salvare chi ne ha bisogno. Adesso però nemmeno lei riesce a trarre beneficio dalla lettura. La sua vita è una continua altalena da quando, tre anni prima, ha conosciuto Alessandro. Ha accettato una relazione costellata di distacchi improvvisi e mezze verità. Una storia che non è quasi mai come vorrebbe. Clara è diventata insicura, a volte stenta addirittura a riconoscersi. Senza i suoi amici, sarebbe già crollata. Anna invece vive a Milano e studia Economia alla Bocconi, per volontà dei genitori più che sua. Davanti a lei c’è un futuro già scritto: tornare in Calabria e prendere le redini dell’attività di famiglia. Ma non è questo che vuole: si sente fuori posto e incompresa. Poi incontra Francesco, e tutto sembra cambiare. La felicità, comincia a pensare, può esistere anche per lei. Ma Francesco è troppo preso da se stesso, e sembra dosare di continuo il tempo che le dedica. Un giorno la ricopre di attenzioni, quello dopo scompare gettandola nello sconforto. In nome dell’amore possiamo perderci e dimenticare chi siamo? Qual è, una volta toccato il fondo, la strada per rinascere e tornare ad amarci?